Il Parco Storico
di Monte Sole
Maestose e impresse nella memoria come una delle meraviglie italiane, le grotte di travertino di Labante, con i loro 54 metri di lunghezza e un'altezza di circa 15, rappresentano un unicum tra i fenomeni carsici per via della cavità che nascondono al loro interno, svelando un'esistenza nascosta e misteriosa nella massa tufacea della montagna che le racchiude.
Dall'una e dall'altra sponda del monte, lo spettacolo di queste grotte offre uno scenario che non può sfuggire all'occhio attento.
Sul lato dove si trova un piccolo laghetto alimentato dall'acqua che scorre dall'alto, un ponte di legno, umido per l'incessante spruzzo, và a terminare con una cancellata che chiude l'accesso. Ma oltre il profilo di questa imponente roccia, il secondo versante della montagna svela un altro ingresso alle grotte, parzialmente protetto da corde che servono da parapetto. Entrando si resta colpiti dall'opera dell'acqua, che con maestria ha forgiato questi rilievi all'interno della montagna. La roccia, levigata e punteggiata da fori frequenti, sembra aver ceduto alla sua trasformazione, acquisendo una consistenza malleabile e duttile.
Attorno alle grotte, furono un tempo aperte cave, abbandonate da oltre vent'anni, dalle quali si estraeva il pregiato travertino impiegato nella costruzione di numerose dimore della regione e persino di tombe etrusche, visibili oggi nei giardini Margherita di Bologna.
(Per saperne di più)
Da Sperticano: 20,6 km